Cos’è un rimborso IVA e come è possibile capire se ne abbiamo diritto e di conseguenza richiederlo nel modo più corretto?
L’IVA è l’Imposta sul Valore Aggiunto, che dal 1973 in Italia ha sostituito l’IGE, Imposta generale sulle entrate, è una tassa che viene applicata selle varie fasi di produzione e scambio di vari beni e servizi. L’aliquota IVA ordinaria è al momento pari al 22% della base imponibile, ma esistono settori in cui l’IVA è ridotta, o agevolata, scendendo al 10 o al 4%.
Se nella dichiarazione annuale dell’IVA l’imposta detraibile con le somme versate mensilmente appare superiore all’importo dell’imposta relativa alle operazioni imponibili, il contribuente ha diritto ad un rimborso che avviene convertendo l’importo che risulta come eccedente in una detrazione nell’anno fiscale successivo.
Si ha diritto a chiedere un rimborso dell’IVA pagata in eccesso se si ha avuto nel trimestre fiscale di riferimento, un’eccedenza di imposta detraibile oltre i 2.582,28 euro. In questo caso si potrà ottenere un rimborso totale o parziale, oppure utilizzare il credito in compensazione (quindi scontandolo) nel pagamento di altri tributi, presentando il modello TR.
I rimborsi IVA trimestrali possono essere richiesti dai titolari di Partita Iva con liquidazione IVA a credito. In particolare il rimborso IVA può essere richiesto da chi svolge un’attività che comporta l’effettuazione di operazioni soggette ad imposta con aliquote inferiori a quelle dell’imposta relativa agli acquisti e alle importazioni effettuate.
Può chiedere il rimborso IVA chi effettua operazioni non imponibili per un importo superiore al 25% del totale di tutte le operazioni da lui effettuate. Il rimborso si può ottenere anche in relazione all’acquisto o all’importazione di beni ammortizzabili, o di beni e servizi finalizzati a studio o ricerca.
Altri casi nei quali si può avere diritto al rimborso sono una prevalenza di operazioni non soggette all’imposta e alcuni specifici casi connessi alla territorialità delle operazioni. Prima di effettuare la richiesta di rimborso dell’Iva è sempre opportuno verificare con attenzione se si è in possesso dei requisiti necessari ad ottenerlo. In particolare per rimborsi di ammontare superiore a 30.000 euro, sarà richiesta la presentazione di una dichiarazione o istanza completa di visto di conformità o sottoscrizione alternativa, emessa dall’organo di revisione. Alla dichiarazione o istanza va poi allegata una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, nella quale il contribuente autocertifica, sotto la propria responsabilità, di avere diritto al rimborso.
Per il rimborso IVA trimestrale si dovrà, come già accennato, presentare il modello IVA TR entro l’ultimo giorno del mese successivo al trimestre di riferimento. Le scadenze quindi sono quelle del 30 aprile per il primo trimestre, del 31 luglio per il secondo trimestre e del 31 ottobre per il terzo trimestre dell’anno.
I rimborsi vengono concessi entro tre mesi dalla presentazione della relativa dichiarazione e sulle somme rimborsate vengono applicati gli interessi in ragione, pari ad un 2% annuo.
Nel caso di versamento di un’imposta non dovuta si potrà presentare apposita domanda di restituzione, entro due anni dalla data del versamento. Si perderà il diritto ad ogni forma di restituzione se il versamento era avvenuto in un contesto di frode fiscale.