Cosa devi sapere prima di firmare un contratto per la cessione del quinto
Prima di apporre la propria firma su un contratto di cessione del quinto, è necessario informarsi su alcuni elementi che potrebbero decretare la convenienza o meno del prestito
Prima di apporre la propria firma su un contratto di cessione del quinto, è necessario informarsi su alcuni elementi che potrebbero decretare la convenienza o meno del prestito. Questa tipologia di “finanziamento”, è destinata sia ai pensionati che ai dipendenti (privati e pubblici).
Per poter comprendere il funzionamento della cessione del quinto, occorre conoscere dettagliatamente il significato, gli elementi da valutare e a quali soggetti è consigliabile destinare questa tipologia particolare di prestito.
Cessione del quinto: il significato del termine
La cessione del quinto è un prestito destinato a pensionati e ai dipendenti (privati e pubblici). La somma può essere richiesta fino a 75 mila euro, per massimo dieci anni. La Legge impone un’assicurazione (obbligatoria), contro la perdita del lavoro e in caso di morte.
Distaccando i due termini “cessione” e “quinto”, è possibile appurare il funzionamento e il significato letterale di questo finanziamento. Per cessione, si intende che il rimborso viene effettuato dall’ente previdenziale qualora sia destinato ai pensionati, oppure tramite trattenuta da reddito dipendente per i lavoratori subordinati.
Per quanto riguarda l’espressione “quinto”, si fa riferimento al massimo importo prelevabile, ovvero non dev’essere un quinto dalla pensione o del salario mensile. I dipendenti potrebbero tuttavia, chiedere due quinti del proprio salario, purché rispettino sempre il massimo importo concedibile.
Firmare un contratto di cessione: cosa c’è da sapere
Un contratto di cessione del quinto, è un impegno che andrebbe preso basandosi sulle effettive possibilità. Rispetto ad un finanziamento personale tradizionale, chi sceglie la cessione del quinto della pensione o della pensione, vedrà trattenersi una parte del suo salario mensile oppure dell’assegno previdenziale.
Questo si traduce in un’attenzione particolare. Prima di firmare questo contratto di cessione del quinto, suggeriamo di valutare nei minimi dettagli tutto ciò che si ritiene necessario per riuscire a decretare l’effettiva convenienza di questa soluzione.
Con molta – se non totale – probabilità, la cessione del quinto viene richiesta per costi molto più grandi rispetto alle “semplici” spese quotidiane. Alla fine dei conti si tratta di un prestito non finalizzato, dunque non saranno certamente le banche a chiedere il motivo per la quale si vuol ottenere questo credito.
Trattandosi di un tempo mediamente lungo, va ragionato minuziosamente lo scopo finale, che dovrà farne valere davvero la pena.
Un altro fattore da tenere in considerazione è la disponibilità liquida. In Italia, in pochi sono a conoscenza dell’importanza finanziaria. La cessione del quinto, essendo un impegno molto importante, dovrà essere sottoscritta basandosi sulla capacità economica in caso di spese straordinarie da sostenere.
Se lo stipendio fosse troppo basso rispetto alle spese fisse, sottoscrivere un contratto di cessione del quinto (al di là dello scopo finale), potrebbe essere un rischio troppo alto da sostenere.
Le banche e gli enti finanziari, analizzeranno il merito creditizio. Una pratica utile per conoscere la situazione economica del richiedente del finanziamento. Chi è stato segnalato al CRIF come cattivo pagatore o protestato, non potrà accedere ai finanziamenti.
Qual è la miglior cessione del quinto? L’offerta più allettante
Scegliere l’offerta migliore della cessione del quinto potrebbe sembrare una mossa semplice, ma non scontata. I costi da analizzare richiedono molta attenzione, e non di meno, soltanto un esperto del settore (o chi ne sa molto), potrebbe valutare la reale spesa finale per ottenere il credito desiderato.
Ad esempio, in pochi sanno che il vero indicatore di spesa, è il TAEG. Con il Tasso Annuale Effettivo Globale, la percentuale che viene indicata fa riferimento a tutti gli oneri accessori e al TAN (Tasso Effettivo). Questo significa che si avrà un’idea chiara e precisa del costo totale da sostenere.
Al contrario del TAEG, la sola percentuale del TAN, indica soltanto la quota d’interessi che l’ente finanziatore addebita al debitore nella rata mensile (insieme alla quota capitale, ad esclusione degli oneri accessori).
Come altre spese c’è da tenere in considerazione la commissione bancaria, che ogni ente bancario addebita al cliente per il servizio messo a sua disposizione, e l’assicurazione obbligatoria.
La polizza – come accennato agli inizi – nella cessione del quinto risulta obbligatoria. Questo perché le banche devono tutelare l’eventuale insolvibilità del cliente, contro il rischio di impiego e sulla vita.
Leggere il contratto: uno step semplice quanto essenziale
Contratto e fogli informativi, sono tra gli elementi più importanti che occorre valutare prima di firmare la cessione del quinto. L’istituto finanziatore in teoria, dovrebbe spedire al cliente (anticipatamente), il contratto. Se non dovesse farlo, sarà il cliente a doverne fare richiesta.
Leggere il contratto – anche le clausole scritte in minuscolo – salverà da ogni perplessità e pericolo futuro. Infatti, qualsiasi richiesta che non sia contemplata nel documento, per la Legge risulterà “inutile”, a discapito del futuro debitore.
Per Legge in ogni caso, anche un contratto di cessione del quinto, potrà essere diritto di recesso purché tale richiesta venga mandata 14 giorni prima dalla sua stipula.
Informati su internet affidandoti ad articoli di esperti sulla cessione del quinto per non arrivare impreparato alla firma del contratto.